sabato 25 agosto 2012

Dittatura generazionale.


In Italia i giovani (dai 18 ai 38 anni) del '68, da cui discende l'attuale classe politica al potere, stanno esercitando la più feroce e spietata dittatura nei confronti delle generazioni successive. Il concetto del "diritto acquisito" rende quasi impossibile correggere le scelte sbagliate fatte negli anni passati. E così ora ci troviamo a pagare retribuzioni, pensioni e liquidazioni d'oro a parlamentari, ministri, consiglieri, dirigenti, alti burocrati molto al di sopra delle nostre possibilità di spesa generando un debito pubblico di proporzioni mostruose. Una politica fiscale ispirata all'art. 53 della costituzione, e cioè aumento delle aliquote irpef progressive degli scaglioni di redditi alti e una patrimoniale, in qualche modo consentirebbero di iniziare a correggere scelte sbagliate del passato e una significativa riduzione del debito pubblico. Ma l'attuale governo tecnico agisce solo a favore delle caste ricche: aumento di imposte indirette e tariffe che tagliano soprattutto i bassi redditi, tagli ai servizi sociali e altri provvedimenti simili che causano recessione, aumento disoccupazione e malcontento. Ora i giovani dipendono economicamente dai genitori senza prospettive perchè tutte le risorse sono in mano agli anziani che le sprecano ed elargiscono a proprio piacimento. Chi ha una famiglia benestante alle spalle ha qualche prospettiva, agli altri giovani che cosa rimane?

lunedì 20 agosto 2012

La visione di Monti.





Oggi il premier Monti ha detto che comincia a vedere l'uscita dalla crisi. Ma molte altre personalità importanti e competenti non la vedono. Se il nostro presidente del consiglio specificasse dove ha avuto la "visione", si potrebbero organizzare dei pellegrinaggi...


sabato 18 agosto 2012

IRPEF, meglio non parlarne.

15 agosto: giornali e telegiornali annunciano che governo studia un taglio all'irpef.

Gli italiani ricchi sono tutti contenti perchè anzichè aumentargliela gliela tagliano (l'irpef).

E i poveri? Non capienti (non arrivano al minimo tassabile quindi niente tagli) e non capenti (non sanno di che si sta parlando). Lo spiega Bonanni, segretario CISL, e dice che se mancano soldi per il taglio all'IRPEF si possono aumentare un po' le imposte indirette, che quelle le pagano anche i poveri. Di Pietro non ci crede, è solo propaganda, vuol dire che se fosse vero piacerebbe anche a lui.

16 agosto: Monti smentisce intenzione di taglio IRPEF, perora non ce lo possiamo permettere, non l'ha detto il giorno prima per non rovinare il ferragosto degli italiani (ricchi): che delicatezza! E dà un taglio al dibattito che si stava sollevando sull'irpef che avrebbe potuto far emergere verità imbarazzanti.

E che c'entra il cavallino? Nulla, serve però a distrarre (o attirare) l'attenzione.